BRASILE -Tocantins-



Erano già diversi anni che il mio amico brasiliano Ezequil Teodoro da Silva mi invitava a raggiungerlo nel suo paese per una settimana di pesca volta la cattura di peacock e grossi pesci gatto. Purtroppo i viaggi che era solito organizzare erano talmente incasinati ed in località talmente lontane e difficile da raggiungere che puntualmente, finivo con il declinare ogni suo invito. Finché la scorsa estate mi propose una settimana di pesca nello stato di Tocantins dove lui conosceva alcune guide di pesca e dove aveva già effettuato un viaggio con parecchio successo.
Questa volta sembrava che la destinazione scelta fosse più facilmente raggiungibile, quindi mi recai in agenzia per chiedere informazioni sul volo aereo e le informazioni che ottenni furono buone; bisognava prendere un volo diretto da Milano verso San Paolo e poi da qui la coincidenza per la città di Palmas.
Iniziai quindi a cercare dove fosse esattamente questo stato ed utilizzando un atlante dei tempi delle scuole non riuscì neanche trovare dove fosse all'interno del Brasile; cercai poi su una grossa cartina del Brasile, ma anche qui non era segnato lo stato di Tocantins. Ma in che posto sperduto mai avremmo dovuto andare???
Ad ogni modo dopo un fitto scambio di e-mail con Ezequiel riuscì a risolvere il mistero e finalmente a confermare la mia presenza per questa pescata brasiliana. Lo stato di Tocantins non era segnato sia su atlanti cartine, perché è stato creato soltanto recentemente, 17 anni fa. Infatti il governo brasiliano ha deciso di dividere il vasto stato di Goiana in due parti e creare il nuovo stato.

L'obiettivo principale di questo viaggio era la cattura del blu peacock, un tipo di peacock poco diffuso ed altrettanto poco conosciuto rispetto al suo cugino più famoso, lo speckled peacock che invece abita la regione amazzonica del Brasile e che può raggiungere pesi oltre 10 chili. Il blu peacock invece raggiunge il massimo di 6-7 chili di peso, ma è altrettanto combattivo ed aggressivo, e si caratterizza per il colore blu intenso delle sue pinne. Avremmo anche avuto modo di catturare i colorati butterfly peacock, più un nutrito numero di altri piccoli predatori. C'era anche l'intenzione di dedicare un po' di tempo ai grossi pesci gatto pescando a fondo con l’esca morta.
Così dopo un po' di mesi di preparazione, ricerche informazioni, ed ovviamente un nutrito scambio di e-mail e di progetti, ai primi di novembre sono partito da una fredda Milano per raggiungere la calda assolata città Palmas

Sei giorni alla grande

Arrivate in aeroporto ho trovato il mio amico Ezequiel in compagnia di Alex, la nostra guida di pesca per i sei giorni susseguenti. Il programma di massima prevedeva due giorni di pesca nei laghi intorno la città di Palmas per poi spostarci più a sud per pescare sul fiume Formoso e di in alcuni altri laghi vicino alla città di Formoso do Araguaia.
Avevamo nostra esposizione un pick up con autista ed una macchina con annesso carrello con barca da pesca, in modo di spostarci libertà e pescare nelle zone più produttive del paese. Il primo giorno che siamo recati a circa mezz'ora di macchina a sud della città dove vi è un enorme lago artificiale di oltre 150 chilometri di larghezza, il Paliteiro. Qui il paesaggio era veramente strano, dal lago emergevano migliaia e migliaia di alberi morti in quanto era stata innondata una valle ricca di palme e da altri grossi alberi; ovviamente i tronchi e i numerosi rami caduti in acqua creavano il luogo ideale dove poter pescare i famigerati peacock. Questi pesci, molto aggressivi hanno un aspetto molto simile ai bass di casa nostra, molto più coriacei ed aggressivi.
In questo lago sono presenti principalmente i blu oltre ovviamente un vasto numero di altri piccoli predatori come i traira, jacunda e piranha. Qui la pesca è stata buona prevalentemente al mattino e al tardo pomeriggio con la cattura di alcune decine di blu peacock e qualche piranha. Nessun pesce di buona taglia, ma come prima giornata conoscitiva, sicuramente interessante e divertente.


Il secondo giorno ci siamo invece recati in verso nord per pescare in un lago altrettanto grande il Lajeado; questo è un lago artificiale creato una quindicina di anni fa. Anche qui vi erano un buon numero di alberi morti che spuntavano dall’ acqua. La vegetazione intorno al lago era molto lussureggiante, molto simile a quella di una foresta tropicale con all’interno un gran numero di uccelli i piccoli macachi. Una volta messa in acqua la barca ci siamo immediatamente diretti nelle vicinanze della grossa diga dove si sono degli interessanti drop off. Qui subito dopo pochissimi lanci il mio amico Ezequiel ha collezionato due belle abboccate in cui una di un blu peacock di circa tre chili. Io ero ancora intento della preparazione della mia attrezzatura quando ad una ventina di metri dall’imbarcazione abbiamo visto due enormi bollate, all’invito della guida di lanciare immediatamente quella zona, in quanto si trattavano di grossi payara (pesce dracula), non ho perso troppo tempo ed innescato uno Skitter Walk della Rapala ho immediatamente lanciato. Neanche due metri di recupero e la mia esca è scomparsa in un esplosione d’acqua; una cinquantina di secondi di combattimento ed il payara si è sfortunatamente infilato nei rami di un albero sommerso. In pochi secondi eravamo sopra di lui, e poiché in questo lago l’acqua è trasparente quanto in una piscina, abbiamo potuto vedere in tutto il suo splendore questo strano pesce che ad occhio e croce era sui 6/7 chilogrammi. Inutile dire che nel tentativo di liberare il filo dei rami, il pesce che ormai sembrava vinto, invece è ripartito con tutta la forza spezzando il tracciato da 50 libbre. Penso che anche a 10 chilometri di distanza abbiano potuto sentire il gran numero di sproloqui che mi sono “involontariamente”usciti di bocca. Con alterne fortune la giornata è proseguita in modo un po’anomalo; c’erano zone in cui avevamo molta azione con abboccate di peacock di medie dimensioni, ed altre zone altrettanto belle e suggestive, dove non vedevamo un solo pesce.
La sera stessa abbiamo rifatto le valigie impacchettato tutto ed in circa 3 ore di macchina abbiamo raggiunto la Eloy's Farm, una bellissima fasenda nella regione di Lagoa da Confusão, costruita sulle sponde dello splendido fiume Formoso.

I proprietari di questa fasenda, oltre alla loro normale attività, stavano cercando di sviluppare anche un turismo legato alla pesca. Noi eravamo i primi pescatori che si cavano lì per testare e saggiare le loro pescosissime acque. Al mattino ci siamo recati sul fiume Formoso con l’intento di provare pescare i grossi pesci gatto che popolano i profondi fondali di alcune zone di questo fiume. Appena ancorata la barca siamo rimasti letteralmente con la bocca aperta, tutto intorno a noi, ad una trentina di metri di distanza, vi erano decine e decine di grossi arapaima (pirarucu) dai 50 ai 150 chilogrammi che salivano in superficie a bollare. A detta del proprietario della fasenda era meglio aspettare la sera per tentare la cattura degli arapaima, quindi abbiamo tentato con esca morta, la cattura di pesci gatto. Ma come si faceva stare lì ad aspettare una mangiata, quando tutto intorno si vedevano cacciate di piranha e di peacock? Non credo che abbiamo resistito per più di un’ora. Smontate quindi le canne da pesci gatto abbiamo iniziato risalire il fiume pescando a spinning lanciando lungo le sponde. Decisamente il numero di pesci catturati è stato veramente alto anche se di taglia non eccessiva, al massimo il chilo. Le prede era ben prevalentemente butterfly peacock, piranha bianchi e rossi, bicuda e traira.
Dopo aver pranzato nella fasenda ed essersi riposati un’oretta, ci siamo recati in un piccolo lago a circa un’ora di macchina (sembrava di fare il Camel Trophy) per pescare nuovamente il peacock con esche di superficie. Questo lago, che era veramente pieno di alligatori, aveva l’acqua abbastanza pulita, ma non più profonda di mezzo metro. Qui abbiamo catturato veramente un gran numero di peacock con taglia da 1 a 3 chilogrammi, ma abbiamo anche catturato un buon numero di arawana, uno strano pesce, molto aggressivo abbastanza simile al tarpon. Anche esso, una volta agganciato si esibisce in spettacolari salti fuori dalla acqua.

Ritornanti alla fasenda che ormai era buio, anche se parecchio debilitati dall’enorme calore patito durante la giornata, prima di cenare ci siamo nuovamente recati sul fiume Formoso, per insidiare a fondo i grossi arapaima ed eventualmente anche i pesci gatto. Dopo aver velocemente pescato alcuni piccoli piranha abbiamo innescati, alcuni vivi, ed alcuni morti e lanciati nella parte centrale del fiume. Dopo neanche mezz’ora, la dea fortuna ha deciso di premiare la nostra costanza, ed un grosso arapaima ha abboccato ad una delle nostre lenze. Il combattimento non è stato lunghissimo, ma molto spettacolare, in quanto questo enorme pesce di circa 100 chilogrammi ha compiuto almeno una decina di salti a neanche 10 metri dalla nostra barca. Non senza difficoltà siamo riusciti a portarlo nei pressi di una spiaggia, dove abbiamo poi potuto fare le foto prima di rilasciarlo.
Dopo cena ci siamo nuovamente spostati verso la città di Formoso do Araguaia che abbiamo raggiunto in circa 2 ore di viaggio, dove abbiamo poi ha alloggiato per i tre giorni successivi al hotel Serra Dourada.
Qui abbiamo pescato ogni giorno in un lago diverso per meglio saggiare le differenti pescosissima acque di questa regione. Il primo lago è stato il Calumbi dove abbiamo visto almeno un centinaio di abboccate a testa e catturato all’ incirca 50-60 blu peacock per pescatore. Qui la taglia media era intorno al chilogrammo, ma alcuni esemplari arrivavano fino ai 4 chilogrammi.
Il secondo lago da noi visitato è stato il “lago dei piranha”così chiamato poiché vi è un enorme popolazione di grossi piranha neri. Questo lago era immerso in una fitta vegetazione tropicale; qui l’acqua era parecchio torbida, ma non ci impediva di vedere le decine di arapaima, che anche qui, salivano in superficie per bollare. Il nostro obiettivo principale, anche qui, erano i peacock; e dopo una mattina abbastanza scarsa, ci siamo rifatti nel pomeriggio catturando un buon numero di pesci e perdendone alcuni belli che in due casi sono riusciti a spaccarmi le grosse ancorette del mio artificiale.

Qui vi erano sia blu peacock che yellow peacock, che in questo lago sembra convivere nelle stesse zone.
Se avessimo avuto più tempo mi sarebbe ovviamente piaciuto tentare anche qui la cattura di qualche arapaima.
L’ultimo giorno ci siamo recati sul lago Taboca circa un’ora di macchina da Formoso do Araguaia. Il lago era molto bello, circondato da prati e da piccoli boschi di piante simili a pini marittimi; in sei giorni di pesca abbiamo visto sei laghi totalmente diversi l’uno dall’altro. Qui la pesca stata molto condizionata da un forte vento che ci ha accompagnato per tutta la giornata; il numero delle abboccate è stato nettamente inferiore a quelle avute nei giorni precedenti, ma ad ogni modo abbiamo catturato un discreto numero di blu peacock e di piccoli traira.
Le potenzialità delle differenti zone di pesca sono sicuramente enormi, ci sono così tanti tipi diversi di pesci da insidiare e diverse tecniche di pesca da mettere in atto, che sicuramente un viaggio in Brasile nello stato di Tocantinsè sicuramente impareggiabile. Io prima o poi ci torno di sicuro.

Informazioni utili

Per raggiungere la città Palmas il viaggio dall'Italia è un po' lungo. Io ho preso un volo di linea dell'Alitalia (www.alitalia.com) da Milano a San Paolo, che ha una durata di circa 12 ore ed arriva alle prime ore della mattina. Qui purtroppo il volo in coincidenza era solo dopo 12 ore, quindi avevo prenotato un hotel nelle vicinanze dell'aeroporto il Matiz Guarulhos (http://www.hostelariabrasil.com.br/, e-mail: reservas@hostelariabrasil.com.br), quattro stelle, ma con prezzi veramente contenuti, io ho speso meno di € 30. Ho avuto quindi modo di farmi una doccia, riposare un po', pranzare, e poi ritornare in aeroporto con il pullman navetta dell’ hotel. Qui nel tardo pomeriggio preso un volo TAM e di circa 3 ore ho raggiunto la città di Palmas.
Qui le prime due notti le abbiamo passate alla hotel Pousada das Artes (http://www.pousadadasarteshotel.com.br/) recentemente costruito, molto bello e pulito. L'hotel invece che abbiamo utilizzato nella città di Formoso do Aragua, il Serra Dourada era molto più semplice e spartano, ma ad ogni modo confortevole e molto vicino a tutte le zone di pesca.
Il tour operator brasiliano ci ha organizzato questo viaggio è il Bananal Ecotour (http://www.bananalecotour.com.br/, e- mail: bananal@bananalecotour.com.br) il quale oltre ad organizzare un la pesca nello stato di Tocantins, propone anche destinazioni turistiche tra cui la visita alle cascate di Dianopolis e Lajeado o al piccolo deserto di dune di Jalapao
Per maggiori informazioni il sito web dello ufficio del turismo è www.to.gov.br/sictur/
La guida di pesca (Alex Roberto Silva) che abbiamo utilizzato può essere raggiunta al seguente indirizzo e-mail: alexpesca@pescarte.com.br
Per chi volesse dare un'occhiata ai numerosi tipi di pesci esistenti in Brasile può visionare il sito Web http://www.pescarte.com.br/ dove vi è anche una sezione in inglese.
Per quanto riguarda i costi di una settimana di pesca qui, come l’ho passata io, si può dire che la spesa è abbastanza accettabile se la paragoniamo con un simile viaggio nella regione Amazzonica. Infatti in Amazzonia solitamente il costo di 6 giorni di pesca, in lodge o su una mothership, si aggira intorno ai 3000 euro ai quali poi dobbiamo aggiungere il costo del biglietto aereo dall’Italia al Brasile, decisamente una cifra troppo esorbitante. Qui, nello stato di Tocantins i prezzi al momento sono molto più contenuti e con circa 2000-2200 euro se la può cavare, ovviamente tutto incluso, compreso il volo intercontinentale ed i voli interni.
Qui la stagione migliore va da maggio a settembre, mai io mi sono recato ai primi di novembre con buon successo.

Cosa portare

Per quanto riguarda l'attrezzatura da utilizzare per pescare spinning i peacock, io ho portato due canne da due metri e quaranta, una con potenza di lancio 20-40 grammi e l'altra con potenza di 20-60 grammi. Come filo ho utilizzato un tracciato da 50 libbre, non tanto per la dimensione mole di pesci, ma per cercare di contrastare le loro fuga verso alberi e cespugli sommersi. Come esche artificiali principalmente abbiamo utilizzato popper ed artificiali galleggianti con eliche (propeller) della dimensione di 9-11 centimetri. Questo perché l'altezza dell'acqua mediamente era intorno a mezzo metro, e rendeva difficile utilizzare altri tipi di esche. Io personalmente ho utilizzato con buon successo i Rapala Skitter Pop e Skitter Walk ed anche gli Strom Chug Bug e Thunder Dog. In zone di acqua più profonda abbastanza produttivi e anche minnow e piccoli jerkbait. I migliori colori si sono rivelati quelli più tenui come il bianco il giallo il verdino e imitazioni di colori naturali.
Per chi intenda pescare anche pesci gatto ed arapaima o consiglio una canna di tipo utilizzato per i siluri delle nostre acque, quindi con lunghezza di 2,70 – 3 metri e con potenza di lancio che arrivi almeno a 300 grammi. Per il terminale conviene utilizzare una treccia di kevlar ed un buon amo; il pirarucu da noi preso è stato catturato un amo VMC 7356 BN 9/0, che ha una gran tenuta ed è molto affilato.
Come abbigliamento è ovvio l'utilizzo di abiti molto leggeri, in quanto qui le temperature possono essere molto alte. Dal canto nostro abbiamo trovato fino a 45° all'ombra. Mia abitudine è utilizzare sia camice a manica lunga e pantaloni lunghi per proteggersi il più possibile del sole. Esistono infatti in commercio tipi di abbigliamento specifico per alte temperature, con materiali innovativi ultra traspiranti che manterranno il corpo il più asciutto e fresco possibile. In alcuni laghi l'acqua era molto pulita e si può fare il bagno, conviene di conseguenza portarsi anche un costume.
Sembra un'assurdità, ma é bene portarsi anche una cerata completa in quanto qui i temporali sono veramente violenti, e la temperatura nel giro di 10 minuti può scendere anche di 20°.
involontariamente