Stavo recuperando a strappetti il mio Skitter Walk in non più di mezzo metro d’acqua trasparentissima, quando dietro all’esca l’acqua ha incominciato a fare un onda alquanto sinistra, sembrava un sommergibile, il tutto è durato una decina di interminabili secondi...pochi attimi e un boato seguito da una fontana di spruzzi ha fatto sparire la mia esca. Un luccio da oltre sette chili l’aveva ingoiata. Una bella battaglia e l’esocide è a bordo barca pronto per essere rilasciato.
“Giovanni, facciamo la foto??” - “No, basta, ne hai gia’ fotografati troppi oggi, continua a pescare; ancora una decina di minuti e poi adiamo a casa, sono gia’ le otto! e poi con questo fanno già 85, direi che per oggi bastano……”
Ero già stato in Canada qualche anno fa nel per pescare nel favoloso lago Wollastone lucci e trote di lago, quel viaggio mi aveva veramente appagato come quantità di pesci pescati e per la taglia, ma la tentazione di ritornare in posti così remoti e selvaggi non mi aveva mai abbandonato.
Quindi il sogno di poter ritornare a pescare lucci in quantità industriali vicino al Circolo Polare Artico si era arenato finchè grazie al mondo del web abbiamo trovato la possibilità di affittare un piccolo cottage ed una imbarcazione a motore a prezzi decisamente abbordabili. Certo, non avremmo avuto l’aiuto di una guida o barche ultra attrezzate, ma dopo ormai una decina d’anni di viaggi avventurosi organizzati in solo “fly and drive” io ed il mai domo fido compagno di viaggi Giovanni, eravamo pronti ad imbarcarci per questa nuova avventura.
Anche se in questi laghi è presumibilmente strapieno di pesci non è poi così facile catturarli, vanno proprio sudati. In alcune zone li si vedono ma erano totalmente svogliati, di sicuro con la pancia piena; bisognava sempre trovare o il momento giusto o l’esca che riuscisse a stimolarli. C’erano comunque zone delimitate, magari 200 metri quadrati che in meno di due ore ci regalavano più di 40 lucci.
La taglia media è oscillata dai 3 ai 6 chilogrammi, invece le medie di cattura si aggiravano sui 80-90 pesci al giorno in due pescatori con il nostro migliore giorno in cui abbiamo fatto 104 lucci. Nei sei giorni abbiamo totalizzato 496 lucci e 18 trote di lago. Il pesce più grosso è stato un luccio di un metro e venti.
Siamo tornati a casa stanchissimi, ma è una sicuramente una delle migliori vacanze “lavorative” che abbia mai fatto, mai pescato così tanto in acqua dolce.
Come attrezzarsi
Visto la zona remota in cui ci troveremo e le distanze dalle città più vicine dove potremo reperire solo una limitata attrezzatura, per affrontare un viaggio simile bisogna equipaggiarsi veramente bene ed in modo più che adeguato. So che questa descrizione dell’attrezzatura possa essere un po’ “barbosa”, ma per chi fosse veramente intenzionato ad affrontare un viaggio del genere puo’ essere realmente utile, in modo da non dimenticarsi nulla di importante o di trovarsi impreparato a coronare il sogno di una vacanza indimenticabile.
L’attrezzatura consigliata è una canna 2.40 o 2.70 di potenza media con capacità di lancio almeno dai 40 ai 80 grammi o superiore, abbinata con un adeguato mulinello caricato con un trecciato di 30-40 libbre ; noi abbiamo anche optato per una 50-100 grammi per l’utilizzo degli artificiali di dimensioni maggiori; bisogna essere sempre pronti all’eventualità di un attacco si un luccio o di una trota di lago di grossa mole.
Almeno una canna da casting è da portare, noi abbiamo optato per una 80-100 grammi abbinata con un Abu Ambassador C4 caricato con trecciato da 50 libbre
Come esche artificiali abbiamo ottenuto bei risultai con i Rapala Husky Jerk da 12 centimetri; notevoli anche i Super Shad Rap, gli X-Rap snodati e gli i Wildeye Minnow ed i Shallow Thunder da 15 centimetri della Storm. Per la pesca in acque molto basse a farla da padrone è stato il Rapala Skitter Walk da 11 centimetri; già in un precedente viaggio a lucci ci eravamo resi conto delle potenzialità di questo artificiale, ed anche qui questa esca non ha avuto eguali. Ha un potere attirante nei confronti degli ecocidi incredibile. E’ poi bellissimo vedere i lucci attaccare questo artificiale di superficie; veramente molto emozionante.
In condizioni di sole erano più catturanti colorazioni scure e naturali, mentre con tempo nuvolo colori chiari e sgargianti erano i migliori. Il colore giallo un giorno ci ha regalato più di 50 lucci; dal pomeriggio in poi abboccavano solo a quel colore null’altro funzionava così bene
Gli ondulanti della Blue Fox, modello Esox da 22 grammi non hanno avuto eguali, hanno fatto veramente faville, in particolare la colorazione oro-nero e quella argento ha catturato la maggior parte dei lucci più grossi. Peccato che in Italia questi ondulanti non si riescano a trovare.
Per il casting ci siamo orientati su grossi jerkbait e su grosse imitazioni siliconiche della Storm come il Kickin Minnow da 25 centimetri e i Wildeye Curl Tail Shad da 20 centimetri.
Consiglio comunque vivamente di portarsi dietro una gran varietà di esche in diversi colori poiché anche se qui ci sono tantissimi pesci, ogni giorno dovevamo trovare quelle 4 o 5 esche che facevano la differenza, riuscendoli a stimolarli a seconda delle diverse condizioni di luce e di tempo.
Fondamentali, per il luccio, sono cavetti d’acciaio da 60-80 libbre e di minimo 30 centimetri di lunghezza. Anche le girelle a moschettone devono essere adeguate e di buona marca (Rosco, Barkley, Sampo) e di portata intorno alle 75 libbre o superiori. Dopo un centinaio di catture conviene sostituirle poiché si indeboliscono e possono tendere ad aprirsi.
Vi consiglio di portarvi un repellente spry anche una zanzariera a cappuccio da infilarvi in testa sopra il cappello, qui le zanzare ti portano via di peso in certi periodi dell’anno, strano ma vero.
La stagione migliore qui va da giugno a tutto agosto in quanto solitamente il lago inizia a sghiacciarsi verso meta maggio.