CANADA - Red River Manitoba -



Prima di partire per questo viaggio in Canada, ritrovandomi con alcuni amici pescatori, tutti mi fecero la stessa domanda: “Vai a salmoni?”, ricevendo risposta negativa mi chiedevano: “Allora vai per pescare le steelhead?” ad una mia seconda risposta negativa mi ridomandavano: “Sicuramente allora andrai i per i lucci e walleye?”, rispondendo che non sapevo se avrei dedicato parte del mio tempo a quei pesci, un coro unanime mi disse “Ma allora che cosa diavolo ci vai a fare in Canada????”.
L’obbiettivo di questo mio viaggio nella regione del Manitoba era la cattura di tutti quei pesci che sono poco conosciuti dalle nostre parti e che non sono normalmente insidiati dai pescatori europei che si recano in questo immenso paese. Oltre che i salmoni, le trote steelhead e i lucci che hanno reso famoso il Canada a tutti gli appassionati pescasportivi, esistono numerosissime altre specie combattive e tenaci cui insidiare. Lo scopo era quindi la cattura di channel catfish, ovverosia dei grossi pescigatto che possono raggiungere e superare i 20 chilogrammi, freshwater drum, storioni, white bass, goldeye e carpe, che stando alle notizie che avevo ricevuto, in queste acque dovevano essere presenti massicciamente.
La scelta è quindi ricaduta sulla regione del Manitoba il cui territorio è ricco di fiumi, canali e punteggiato da così tanti laghi che il conto si è dovuto fermare a 100.000. Il Canada, in se stesso, possiede più laghi interni di qualsiasi altro stato; oltre ai Grandi Laghi al confine con gli USA ci sono 33 laghi che misurano ciascuno oltre 1300 chilometri quadrati.

Questa idea di andare in Canada, per una vacanza di pesca un po’ diversa dalle solite “rotte” scelte dalla maggior parte dei pescatori, mi è stata proposta da Christine Slater, un’amica proprietaria di una delle più famose agenzie della Gran Bretagna specializzata in viaggi di pesca. La scelta è ricaduta su Lockport, una piccola città vicina alla capitale regionale Winnipeg, dove vi è un vastissimo complesso di laghi, canali e fiumi e la presenza di un rinomato fishing lodge: il “Cats on the Red”.
Così insieme a lei e a John Wilson, un famoso giornalista-pescasportivo inglese, nonché autore di numerosi programmi televisivi, ci siamo trovati ad accompagnare un gruppo di appassionati pescatori verso questa insolita meta.
I membri del Tailor Made Holiday Team erano quindi: Christine, John, Sten, Ritchard, io, Dave e lo sfortunatissimo David, che una volta arrivato a Lockport si è dovuto ricoverare in ospedale a causa di una appendicite acuta passando purtroppo tutta la settimana a letto.

Il Red River

Arrivati all’aeroporto di Winnipeg, puntualmente troviamo Stu ad aspettarci. Stu McKay è il proprietario del “Cats on the Red”, uno dei più famosi lodge del nord America per quanto riguarda la pesca ai channel catfish.
Dopo circa venti minuti in macchina raggiungiamo il lodge, posizionato sulla sponda del Red River nelle vicinanze della diga di St. Andrews.
Dopo aver sistemato gli indumenti ed aver preparato l’attrezzatura per il giorno seguente, la nostra prima preoccupazione è verificare se Stu ha pronto, come d’accordo, di grano per pescare e pasturare le zone prescelte per la pesca delle carpe. Stu, rivelatasi una persona veramente gentile e disponibile, nonché molto professionale, ci fa rimanere tutti di stucco quando ci mostra cinque grossi fusti da 200 litri colmi di grano messo a bagno con acqua e zucchero. Ci informa anche che ha già fatto una azione di pre-pasturazione in due zone che pensa si riveleranno congeniali per la pesca dei ciprinidi.
Volendo sfruttare al massimo le nostre giornate di pesca ci rechiamo con un bidone del grano in una vicina spiaggetta nelle vicinanze del lodge per preparare il fondo per le nostre uscite di pesca mattutine.


Primo giorno: Sten ed io decidiamo di alzarci presto per andare a pescare le carpe alla spiaggia. Sarà per via del fuso orario o forse per la gran voglia di pescare, che alle quattro e mezza del mattino siamo già svegli e pronti per uscire. Siccome è troppo buio ripieghiamo allora su di una tazza di caffè e qualche biscotto nell’attesa di un po’ di luce. Verso le cinque siamo alla spiaggia e rimaniamo sorpresi dalla quantità di carpe che vediamo saltare, nuotare in superficie, e persino a pochi metri da noi. Chissà che cosa avevano in mente tutti quei pesci, ma in due ore e mezza di pesca abbiamo collezionato un bel “capotto”; solo qualche timido “bip” dei nostri segnalatori e null’altro. Forse il grano del giorno precedente non ha sortito nessun effetto. Fortunatamente Sten salva la giornata catturando con il verme un grosso channel catfish di 9 chilogrammi.
L’obbiettivo di oggi sono le carpe e per questo ci rechiamo in una meravigliosa lanca formata da un piccolo fiume immissario del Red River. Non ho la più pallida idea di come Stu possa aver scoperto quel posto, in quanto per raggiungerlo abbiamo percorso una buona mezzora su strade sterrate in mezzo a prati e campi coltivati e una decina di minuti in vero e proprio fuoristrada in uno sterminato prato e in un boschetto.
Qui il paesaggio è veramente incantevole e spinti da un super entusiasmo in una decina di minuti abbiamo pasturato e siamo pronti con le nostre canne appoggiate sui rod pod con i segnalatori accesi. L’inizio è molto blando, al di sotto di ogni aspettativa, e nella prima ora di pesca abbiamo collezionato solo qualche timida partenza.
Poco dopo i nostri dubbi si dissipano immediatamente avendo una magnifica partenza tripla. Tre carpe di circa 5-6 chilogrammi ferrate contemporaneamente creano un pò di scompiglio e fanno risollevare al massimo il morale di tutti i pescatori. Nel corso della settimana ci abitueremo poi ad avere tantissime doppiette, molte triplette ed addirittura due quadrupletta composta da carpe ed channel catfish.

La giornata continua con un buon ritmo con la taglia media delle carpe attestata intorno ai 6 chilogrammi. Concludiamo il primo giorno con un totale di 36 carpe, un white bass e un bullhead catfish.
Secondo giorno: Forse per aver dormito poco il giorno precedente e per la lunga giornata di pesca che abbiamo passato, nessuno ha la forza di alzarsi presto per andare a pescare le carpe.
Fatta colazione ci ritroviamo tutti sul molo del lodge pronti per una giornata dedicata esclusivamente ai pesci gatto. Questa pesca si effettua con barca ancorata in corrente pescando a fondo con ami 5/0 innescati con un trancio di goldeye, uno strano pesce molto simile al nostro lavarello come forma del corpo ma con la testa simile alla trota.
La pesca ai channel catfish non è assolutamente facile e non si può pretendere di riuscire a pescarne moltissimi in una giornata. Questo pesce è molto diffidente e le abboccate non sono mai molto decise; a volte afferra l’esca per poi risputarla e magari ritornare a riprenderla dopo qualche minuto. Ad ogni modo è un pesce combattivissimo e per avere la meglio su di un esemplare intorno ai 9-10 chilogrammi, con lenza del 0,30, venti minuti sicuramente non basteranno.
Io mi ritrovo in barca con Ritchard e John e dopo un buon inizio con la cattura di tre catfish e un drum passiamo qualche ora spostandoci qua e là senza avvertire nessuna abboccata. Stu, che per oggi ci fa da guida ci avverte che a volte capita, ma spesso all’improvviso questi pescigatto ritornano a mangiare. E’ quello che puntualmente ci accade nel pomeriggio riuscendo a prendere alcuni belli esemplari con un massimo di 10,5 chilogrammi e a collezionare anche una tripletta.
Concludiamo questa caldissima giornata con 11 channel catfish e un drum. Le altre due barche invece hanno all’attivo 13 catfish e due drum.


Terza giornata: Sten ed io ci rechiamo alla spiaggia di buon ora; fortunatamente questa mattina le carpe rispondono abbastanza bene alla nostra costante pasturazione e ne catturiamo 6 dai 5 agli 8 chilogrammi di peso.
Oggi si decide di cambiare nuovamente scenario, mentre gli altri vogliono nuovamente effettuare una sessione di pesca a pesci gatto, io, Richard e John ci rechiamo in barca in una lanca di acqua bassa, dove il giorno precedente avevamo scoperto un branco enorme di carpe; decine e decine di esemplari dai 7 ai 15 chilogrammi pascolavano tranquillamente non curandosi della presenza della barca. Dopo questa visione paradisiaca eravamo ritornati immediatamente al lodge per prendere un bidoncino di grano per effettuare una pasturazione preventiva.
Arrivati eccitatissimi sul luogo, nulla è cambiato e sembra di essere in un allevamento. Le carpe grufolano su un fondale di 40 centimetri facendo fuoriuscire la pinna dall’acqua; tutto ciò ha dell’incredibile.
Decidiamo di pescare all’inglese e al primo lancio John ha subito una carpa di 8 chilogrammi allamata che infilatasi in corrente lo fa dannare per un buon quarto d’ora. Iniziamo a pescare anche Richard e io e quasi immediatamente ferriamo la nostra carpa. Una, due, tre , quattro... le carpe stanno rispondendo molto bene alla pasturazione del giorno prima. I pesci sono per la maggior parte intorno ai 7-8 chilogrammi, ma anche con qualche esemplare anche di 9, 10 e 11 chili.
In questa incredibile mangianza si mischiano anche 9 channel catfish di buone dimensioni e due drum di cui uno di 5 chilogrammi. Il ritmo delle abboccate è serrato e pescando tutti e tre abbastanza vicini e senza la possibilità di muoversi troppo in barca, la cattura di ogni pesce ha il sapore di una vera e propria vittoria.
Arrivati a 47 carpe decidiamo di chiudere in bellezza e fare cifra tonda; manco a farlo apposta abbiamo una tripla abboccata di grosse capre, e fortunatamente dopo un po’ di grovigli riusciamo a imbarcarle e liberarle.


Stravolti da una così prolifica giornata di pesca ritorniamo al lodge dove ci aspettano gli altri che avevano dedicato la giornata a pesci gatto. Anche loro sono contenti avendo catturato una mezza dozzina di channel catfish a testa, di cui tre sopra gli 11 chili.
Quarto giorno: tutti restano a letto, anche perché hanno alzato parecchio il gomito la sera precedente, e così mi ritrovo solo per la consueta battuta di pesca pre-colazione. Alla spiaggia assisto al solito spettacolo offerto dalle carpe e dopo una cospicua pasturazione a base di grano mi metto a pescare con due canne: una con il grano per le carpe e una con un pezzo di goldeye per i catfish. Le partenze oggi sono molto più decise, forse segno che le carpe hanno iniziato ad abituarsi a mangiare il grano. In circa un’oretta e mezza ho 6 partenze riuscendo a catturare 3 carpe di cui una di 8 chilogrammi e un bel channel catfish di 9.
Questa giornata è dedicata ancora al carp-fishing e finita la colazione carichiamo tutta l’attrezzatura su due macchine e ci rechiamo sulle sponde di un piccolo canale a debole corrente lontano una mezz’ora dal lodge.
Anche questo posto era stato pasturato nei giorni precedenti da Stu ed infatti al nostro arrivo si nota parecchia attività.


L’inizio è abbastanza buono, con diverse carpe di medio peso che si fanno ingannare dai nostri inneschi, ma l’azione è discontinua e le abboccate sono intervallate da lunghi periodi di relativa calma. L’unica soluzione che ci viene in mente è quella di ripasturare in modo massiccio; d’altronde centinaia e centinaia di carpe riescono a mangiare parecchi chili di grano. La nuova abbondante pasturazione ci da ragione e le abboccate iniziano a verificarsi con regolarità.
E’ pressoché impossibile pescare con due canne, infatti a causa delle numerose abboccate non si riesce proprio a gestire due lenze contemporaneamente.
Anche qui la maggior parte dei pesci è di peso intorno ai 5-6 chilogrammi, con ogni tanto qualche bell’esemplare superiore ai dieci e purtroppo diverse rotture di esemplari di peso maggiore. Nonostante un forte vento che ci ha accompagnato per tutta la giornata ci divertiamo parecchio e concludiamo con 41 carpe e un channel catfish. Siamo comunque molto lontani dal record del lodge; infatti alcuni anni fa cinque pescatori inglesi, in cinque ore di pesca, hanno totalizzato la stratosferica cifra di 146 carpe.
Quinto giorno: purtroppo il cielo non è dalla nostra parte e al risveglio il tempo è bruttissimo e piovono vere e proprie secchiate d’acqua. Sten decide lo stesso di recarsi alla spiaggia per pescare, io invece preferisco ritornare nel mio comodo letto per dormire ancora un po’ nella speranza che smetta di piovere.
Al mio risveglio, dopo circa un’oretta, l’intensità della pioggia è diminuita notevolmente e decido di andare a raggiungere Sten. Munito di impermeabile mi avvio e neanche a farlo apposta, dopo aver montato tutta l’attrezzatura, il diluvio universale decide di abbattersi; ormai siamo qui e tanto vale restarci.
Sten ha all’attivo solo una bella carpa e qualche abboccata persa. Dopo una nuova abbondate pasturazione vediamo un aumento di attività ed iniziamo a vedere abboccate più decise ed a ferrare e catturare diverse carpe di buona taglia. Proprio sul più bello si mette a piovere talmente forte che non si riesce a vedere niente; anche per il pescatore più accanito ogni cosa ha il suo limite e con malinconia smontiamo tutto e ritorniamo, bagnati fradici, al lodge con all’attivo 9 carpe ed un drum.
Il tempo proprio non decide di volgere al meglio, così, dopo la colazione decidiamo di andare a Winnipeg, la capitale del Manitoba, per visitare qualche grosso negozio di pesca.
Verso mezzogiorno smette di piovere anche se il cielo è ancora molto minaccioso, di tutta fretta ritorniamo al loge e una decina di minuti dopo siamo già sulla barche ancorati nel mezzo del Red River; vogliamo dedicare la restante mezza giornata ai channel catfish. Anche qui, dopo un’oretta di pesca e la cattura di 4 catfish, il cielo non ci da certo una mano ed inizia nuovamente a piove molto forte. Continuiamo lo stesso a pescare per altre due ore, ma l’insieme combinato della pioggia battente e del freddo ci costringono ad interrompere la battuta di pesca e ritornare alle nostre stanze per fare una doccia calda. Io e Christine, che era la mia compagna di pesca per quel giorno catturiamo 8 channel catfish ed un drum, mentre le altre due barche catturano 6-7 catfish ciascuna, di cui uno di 12 chilogrammi, ed un piccolo drum.
Oggi il tempo sembra proprio prenderci in giro, infatti a fine pomeriggio, dopo aver fatto tutti la doccia ed esserci cambiati, il sole torna a splendere più forte che mai nel cielo. Pazienza, ci mettiamo il cuore in pace, domani secondo le previsioni del tempo sarà una giornata soleggiata e calda.
Sesto giorno: La mattina passata alla spiaggia è abbastanza prolifica e la concludiamo con la cattura di una decina di carpe e del solito drum.
Obbiettivo per la giornata sono ancora i channel catfish, ma con l’intento di catturare qualche grosso esemplare. La diga è parzialmente aperta a causa delle abbondanti piogge del giorno prima e fatichiamo non poco a trovare dei punti buoni. Infatti i branchi di catfish si spostano sovente ed anche di parecchie centinaia di metri e la loro ricerca non è sempre facile. Ad ogni modo Christine ed io accompagnati da Jerry troviamo una zona dove le abboccato sono, seppur a distanza di tempo, molto costanti. Infatti circa ogni venti minuti si ha l’abboccata di grossi channel catfish tutti di peso intorno ai 10 chilogrammi. Noi ne catturiamo undici e calcolando circa venti minuti di combattimento per ciscun pesce, abbiamo passato più di tre ore con in canna un catfish.
Anche per gli altri membri del gruppo la giornata è stata molto buona catturando 18 catfish, 4 drum e 2 carpe.
Settimo giorno: Per mezzogiorno dobbiamo partire per l’aeroporto e quindi abbiamo solo poche ore di pesca. Come al solito io e Sten ci svegliamo all’alba per un’ultima breve battuta alla spiaggia. Speriamo di finire con gloria, ma così non è, il fiume si è abbassato di circa un metro cambiando tutto il giro d’acqua e catturiamo solo una carpa di 8 chilogrammi e un drum. Tornati di fretta al lodge per fare le valigie, senza nemmeno fare colazione, ci imbarchiamo tutti sulle barche per l’ultima pescata. Io sono in barca con John e catturiamo due catfish e il solito drum perdendo purtroppo alcuni bei pesci. Anche gli altri hanno diverse abboccate e concludono con 4 catfish, due dei quali di 11 e 12 chilogrammi.
Purtroppo la vacanza è finita, sicuramente positiva e superiore ad ogni mia più rosea previsione. In sei giorni effettivi di pesca abbiamo catturato circa 300 pesci, ed ipotizzando un peso medio di circa 5 chilogrammiper pesce, anche se forse è un po’ poco, abbiamo totalizzato più di una tonnellata e mezzo di peso.
Sicuramente il red River è uno dei più prolifici fiumi di tutto il mondo, semplicemente ed unicamente se stesso.


Informazioni utili

Documenti: Passaporto in corso di validità.

Lingua: In Canada vige il bilinguismo esteso per volontà del governo su tutto il territorio. Tuttavia l’inglese è la prima lingua parlata in quasi tutte le provincie del centro e dell’ovest, mentre il francese è predominante nel Quebec ed è ampiamente parlato nelle provincie atlantiche.

Differenza oraria: In Canada si attraversano 6 dei 24 fusi orari mondiali. Newfoundland è 5 ore e mezza avanti rispetto a Vancuver. A mezzogiorno, ora di Greenwich, sono le 7 a Toronto e le 4 a Vancuver.

Clima: In estate la temperatura media si aggira sui 20°C anche se non mancano le eccezioni; nelle praterie e nel basso Ontario la temperatura può essere notevolmente elevata mentre nel nord i 15°C durante il giorno possono raggiungere livelli invernali durante la notte. In inverno le provincie atlantiche, il Quebec, l’Ontario meridionale hanno temperature che oscillano tra i -5 e i -20°C.
All’interno dello Yukon e dei territori del nordovest non è raro trovare temperature fino a - 40°C.

Moneta: La moneta locale è il dollaro canadese che vale circa 1250 lire.

Elettricità: La corrente è a 110 volt, 60 hertz. Conviene munirsi di un trasformatore elettrico e di un adattatore universale.

Regolamentazione per la pesca: La pesca è regolata da leggi federali, provinciali e territoriali. I pescatori sportivi devono avere una licenza per non residenti relativa alla provincia o al territorio in cui intendono pescare. Permessi speciali, ottenibili sul posto ad un prezzo simbolico, sono necessari per pescare in tutti i parchi. Non servono premessi per portare con sè la propria attrezzatura, ma possono essere applicate limitazioni per quanto riguarda l’equipaggiamento, i periodi, le catture o le esche.

Per informazioni di pesca: http://www.catsonthered.net/